A cura di Fulvio Ferrero, Rebuilding
Il Sisma Bonus 2025 rappresenta un’occasione unica per migliorare la sicurezza sismica del nostro patrimonio edilizio, soprattutto nelle zone ad alto rischio. Questa agevolazione fiscale consente di intervenire su edifici esistenti per ridurne la vulnerabilità, contribuendo non solo alla sicurezza delle persone, ma anche alla valorizzazione degli immobili.
Zone di Applicazione
Il Sisma Bonus si rivolge principalmente agli edifici situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, secondo la classificazione nazionale del rischio sismico. Queste aree comprendono gran parte del Centro-Sud Italia, ma anche alcune zone del Nord, come le Alpi orientali.
Intervenire in queste aree non è solo una questione di sicurezza: è un investimento strategico per prevenire danni strutturali e salvaguardare vite umane in caso di terremoti.
Tecniche di Rinforzo Strutturale
Tra le tecniche di rinforzo strutturale più utilizzate per adeguare gli edifici alle normative antisismiche, spiccano:
Fibre di Carbonio:
Questo materiale è sempre più apprezzato per la sua leggerezza e resistenza.
Può essere applicato su travi, pilastri e pareti per aumentare la capacità portante e migliorare la risposta dell’edificio alle sollecitazioni sismiche.
Beton Plaqué:
Consiste nell’applicazione di piastre metalliche o in materiale composito sulle superfici portanti.
Questo sistema è particolarmente efficace per rinforzare le strutture in cemento armato.
Inserimento di Controventature:
Utilizzate soprattutto in edifici industriali e grandi strutture, le controventature migliorano la rigidezza globale e distribuiscono le forze sismiche.
Miglioramento della Muratura Esistente:
Si possono utilizzare iniezioni di miscele cementizie o resine, consolidamenti con reti in fibra di vetro, o interventi combinati.
Sisma bonus: Novità dalla Legge di Bilancio 2025
Il DDL Bilancio 2025 introduce modifiche significative al Sisma Bonus. Fino al 31 dicembre 2024, è ancora possibile ottenere detrazioni fino all’85% per interventi con miglioramento di una o due classi sismiche. Tuttavia, dal 2025, il Sisma Bonus viene integrato nel Bonus Ristrutturazioni, con una detrazione ridotta al 50% per le abitazioni principali e senza l’obbligo di miglioramento delle classi sismiche.
Le principali novità includono:
Detrazione Base:
36% delle spese sostenute nel 2025, scendendo al 30% nel 2026 e 2027.
Per le prime case, la detrazione sale al 50% nel 2025 e al 36% nel 2026 e 2027.
Sisma bonus Acquisti:
Per l’acquisto di edifici demoliti e ricostruiti, la detrazione è del 50% nel 2025 per le prime case e del 36% per le altre abitazioni. Le percentuali calano rispettivamente al 36% e al 30% negli anni successivi.
Tetti di Spesa e Reddito:
Per redditi superiori a 75.000 euro, il tetto di spesa detraibile si riduce proporzionalmente al reddito e al numero di figli a carico.
Il Sisma Bonus 2025, seppur con detrazioni ridotte rispetto al passato, rimane un’opportunità importante per migliorare la sicurezza degli edifici. Affidarsi a professionisti esperti è fondamentale per pianificare interventi efficaci e ottenere il massimo dalle agevolazioni disponibili. Nonostante i tagli, la possibilità di interventi senza obbligo di salto di classe sismica rappresenta un incentivo significativo per garantire la sicurezza strutturale delle nostre abitazioni.